lunedì 30 aprile 2012

HIGH ON FIRE: De Vermis Mysteriis

SLUDGE - METAL - STONER
Sono passati solamente due anni dall'ultima uscita della band di Matt Pike ma le cose non sembrano cambiate, nuovo album per gli statunitensi High on Fire sotto Century Media e il titolo è tutto un programma "De Vermis Mysteriis".
Un album tiratissimo che dal primo minuto mostra tutta la sua rabbia, violenza e potenza allo stato sonoro.....nemmeno un minuto di pausa per le orecchie dell'ascoltatore che ha la possibilità di sfogare qualsiasi tipo di sentimento represso deliziando il suo udito con questo lavoro. 
Pike e soci confermano la forte virata intrapresa con gli album precedenti scostandosi pian piano dalle sonorità sludge/stoner che avevano contraddistinto la band agli esordi avvicinandosi sempre di più al classico Hard 'n' Heavy.

martedì 24 aprile 2012

ROADBURN 2012 – Live Report Day 3

Sabato 14

Ovvero la giornata definitiva!
Mai potevano dei cuori così candidi sperare nell’assistere a così tante esibizioni eccezionali tutte nello stesso giorno!

Il pomeriggio comincia con dei toni soft, grazie all’acoustic solo project di Mike Scheidt. Un set davvero intimo, sensazione data anche dalla scelta del palco, lo Stage 01, oltre che intimista (come ogni progetto acustico che si rispetti). Mike seduto sulla propria sedia, totalmente solo sul palco, una chitarra acustica, inizia effettandola, proponendo sonorità che ci fanno galleggiare, chiudere gli occhi e perderci. Unica pecca il fatto che per i primi – pochi – minuti la voce non si riuscisse a sentire. Rimediato questo inconveniente il set acustico riesce a prendere davvero la propria forma, con un lieve effetto alla voce e il suono della chitarra il più semplice e schietto possibile. Uno stile – musicale e vocale – che a tratti poteva ricordare le produzioni acustiche di Zakk Wylde e che, a parte qualche esploit finale denotante le abilità compositive di Scheidt, si è presentato nella maniera più classica in cui si possa concepire un set acustico. Ci aspettavamo forse un lume di particolarità in più forse dal frontman degli Yob, nonostante questo l’effetto è stato comunque assicurato. Il valore aggiunto è dato senza dubbio dalla persona di Mike Scheidt, sempre disponibile, alla mano e a portata di mano. Un artista vero.
Ci spostiamo nel Main Stage per assistere allo show dei 40 Watt Sun e troviamo qualcosa di decisamente molto interessante ma alla lunga troppo noioso, con le sue distorsioni cupe e pesanti, le sue ritmiche cadenzate dalle sonorità dilatate, create da accordi lunghi che si mischiano al post-rock. Il tutto viene, però, confezionato in una maniera più romantico/’90s grazie a questa voce smielosamente triste, dalle linee vocali (non la timbrica vocale) che vagheggiano Billy Corgan, coronato dal frame offerto, ovvero tre timidissimi esecutori dall’aria vagamente nerd. Troviamo che l’idea sia buona, ma che il risultato finale rischi di essere troppo pesante da digerire, nonostante la gradevole pesantezza delle distorsioni.
Anche con i successivi Dark Buddha Rising, esibitisi nella Green Room, riceviamo una sorpresa. Il nome infatti qui mi dava da pensare ad un gruppo orient-mystic-psych, e invece ci si para davanti questo individuo a torso nudo (il resto non lo so, perché non vedevo, ma non posso assicurare nulla) dipinto in volto come se indossasse una maschera bianca dai tratti neri. Un aspetto cattivissimo per una musica decisamente potente, un doom ripetitivo fino all’ossessione, oltrepassando la natura di mantra e arrivando al livello di malattia mentale, denotata dagli urli strazianti prodotti dallo screaming del cantante. Suggestivo davvero.

lunedì 23 aprile 2012

ROADBURN 2012 – Live Report Day 2

Venerdì 13

Ristorati dopo il primo sfiancante giorno di Roadburn, eccoci pronti, abili ed arruolati già alle 14.30 davanti all’ingresso dello 013 con il nostro braccialettino rosso già bello in vista!
Come entriamo ci catapultiamo al guardaroba dal godurioso prezzo di solo 1€ a persona (i paesi civili!) e ci dirigiamo a prendere posto all’Het Patronaat, dove sono pronti per esibirsi Conny Ochs e Wino


Un set davvero sorprendente, non tanto per la musica proposta che, per quanto di alta qualità, offre né più né meno che un classico set acustico formato dalle sole due chitarre e due voci degli artisti. Ciò che impressiona positivamente è la riuscita commistione di due personaggi così agli antipodi tra di loro: un americano e un europeo (Ochs è originario della Germania); un personaggio della storia del rock e un astro nascente; una voce tagliente ed una altamente melodica; un capellone dalle tinte argento con barbetta da eremita e un boccoloso imberbe dalle tinte oro; sembrano quasi ricalcare il titolo di uno dei loro pezzi Angel and Demon. Nonostante un primo intoppo, dove Wino si incarta su un arpeggio (con urlo infastidito al seguito, scatenando l’ilarità generale) il live procede piacevolissimo, con Ochs che batte il piede tenendo il ritmo nei momenti di massima intensità, le canzoni davvero toccanti.
 Soddisfatti ci riversiamo nella Green Room, dove ci attendono i Farflung: anche in questo caso un’esibizione da 10 e lode di questo gruppo che offre, sulla base di uno stoner davvero picchiato e a tratti violento, una forte vena di space, psychedelic rock. Batteria, basso e chitarra sono infatti arricchite dall’intervento del cantante, un paciarotto ben pettinato e ingiacchettato, fanatico dell’elettronica, con il proprio Moog davanti e l’effettistica alla voce dall’impronta robotica…l’effetto è stato davvero coinvolgente.

Ancora tempo di Het Patronaat con gli islandesi Sòlstafir. Un gruppo visivamente molto caratteristico (proprio dei vichingoni, ma quelli grezzi col barbozzo!), ma musicalmente ardui da definire e raccontare…non c’è niente da fare, gli islandesi rimarranno sempre un mondo a sé! Ci offrono infatti un doom dalle alte frequenze, che non disdegna la melodia e che dipinge scenari tipici di quelle terre: freddi, ampi, vasti, desolati ma non desolanti. Un altro set di sicuro coinvolgente.
A cui non  assistiamo, però, per intero, perché il merchandising chiama! Sì, però – pensiamo – sono le sei di sera, ora di stanotte dove ce la teniamo ‘sta busta?!? Vabbè, spendiamoci un altro iuro al guardaroba…e qui si avvera la magia, il sogno di tutti i concertari del mondo: la tipa dietro al bancone ci dice: “ma no, il merchandising lo teniamo gratis. Già pagate per comprarlo, sarebbe ingiusto farvi pagare anche per tenerlo!”. È ufficiale: è amore!

venerdì 20 aprile 2012

BONGRIPPER: Intera performance di "Satan Worshipping Doom" al Roadburn 2012

Dopo aver avuto la possibilità di apprezzare la band di Chicago al Roadburn 2012, quì sotto postiamo i video dell'intera performance. 
I Bongripper sono al sesto disco autoprodotto e "Satan Worshipping Doom" è stato votato come uno dei migliori dischi del 2010 dallo staff del Roadburn e dai suoi seguaci .
La muraglia sonora da loro prodotta è devastante oltre alle ottime capacità esecutive quindi godetevi i video per farvene un'idea!

giovedì 19 aprile 2012

ROADBURN 2012 – Live Report Day 1

Il Roadburn…un’esperienza più unica che rara. Non si tratta solo di musica, ma di quello che sullo stesso sito ufficiale viene definita la Roadburn Experience! Persone differenti provenienti da 40 paesi diversi hanno condiviso per 4 giorni 4 palchi, in una pacifica ed armoniosa convivenza, condividendo all’insegna della musica ognuno la propria passione. Se i toni vi sembrano romantici sappiate che state leggendo il report di chi ha vissuto per la prima volta questo evento, perciò vedrete i 3 giorni di festival raccontati attraverso l’emozione di occhi vergini.
Come anticipato i nostri giorni sono stati il giovedì, il venerdì e il sabato e speriamo di offrirvi una pluralità di pareri, senza ripetizioni, che integrati con i report di altri possano dare un’ottima visione di insieme di cosa sia stata l’edizione 2012.

Giovedì 12
Il primo giorno è stato forse quello meno pregno, almeno per noi: vuoi la stanchezza, vuoi la massiccia concentrazione di gruppi black – non troppo in linea con i Doommaggusti – ma di sicuro il giovedì ha svolto la sua funzione di warm-up, preparandoci al clima del festival senza sfinirci.

The Icarus Line aprono questa giornata nella Green Room con la loro particolarità. Il sound infatti è decisamente ‘70s, ritmato, si fa seguire e stupisce la presenza del cantante: un ragazzo magrissimo, quasi esile, che entra con jeans e giacchetta sopra al petto nudo, dandoci inizialmente l’idea di un novello Richard Ashcroft. Ma è vedendolo muoversi, cantare e atteggiarsi che capiamo meglio qual è il suo beniamino: Iggy Pop. Immaginatevi, dunque, quel cantato quasi parlato sopra a dei riff dal gusto blues…gustoso!
d.USK / diSEMBOWLMENT è il gruppo che siamo andati a sbirciare nel Main Stage subito dopo, ma l’impronta decisamente black del gruppo ci ha spinti verso lidi differenti – ovvero i banchetti del merchandise!
I Virus si sono esibiti nella nuova venue, l’Het Patronaat una sede davvero suggestiva, che offre un approccio decisamente diverso al live. Come vi avevamo anticipato, si tratta di una chiesa sconsacrata, che già da fuori sprizza gotico da tutti i pori, con le sue guglie a punta scure che si stagliano contro il cielo nuovoloso della Tilburg primaverile. L’interno, poi, è unico, con il piano terreno ampio con catering e merch, mentre al piano superiore un pavimento di semplici travi di legno sostiene un palco allestito sotto la punta della guglia, alla luce delle vetrate che riproducono i santi e di fronte a un enorme dipinto delle tre grazie. Certo, l’acustica forse non era delle più azzeccate per le distorsioni, ma di sicuro si difendeva bene, anche sotto l’effetto estraniante dato dalla mancanza del solito buio alimentato dalle luci artificiali e sostituito dalla naturale luce del giorno. I Virus, dicevamo, sono un altro esempio di commistioni interessanti, con quell’attitudine un po’ prog unita allo stoner (che lascia pensare ai Fatso Jetson), quella lieve impronta noise che arricchisce, coronata da un cantato alla Ian Curtis.


mercoledì 18 aprile 2012

RUSSIAN CIRCLES: Live at Circolo Magnolia 08/05/2012

Il circolo ARCI più importante di Milano continua a proporre Live di prim'ordine, infatti l' 08/05/2012 ospiterà i grandissimi Russian Circles mantenendo la splendida politica del concerto a prezzo "popolare". 
La psychedelic post-rock band statunitense sarà spalleggiata dai Deafheaven (USA).
Per chi non ha avuto la fortuna di ascoltarli al MIODI  dello scorso anno potrà rifarsi tra poco meno di un mese, ecco tutti i dati del live:

Apertura cancelli: 21:30
Inizio spettacoli: 22:30
Ingresso: 10,00 euro + Tessera ARCI

line up:
RUSSIAN CIRCLES [USA] (live)
DEAFHEAVEN [USA] (live)


Per ulteriori info: Circolo Magnolia


Per chi ancora non li conosce ecco un breve assaggino:

martedì 17 aprile 2012

OM: Nuovo album in uscita il 23 Luglio

Dopo il successo ottenuto nel 2009 con God is Good, torna la band di Al Cisneros con un nuovissimo lavoro.
Advaitic Songs, questo è il titolo, vedrà la luce a Luglio e precisamente il 23 sotto Drag City. Il suo predecessore è stato il primo passo verso la ricerca di un nuovo sound e di una struttura compositiva più complessa che con questo nuovo album raggiunge dei livelli davvero inaspettati. 
La fantasia del profeta Cisneros continua ad allietare il nostro udito e gli Om continuano il loro percorso verso la redenzione spirituale.

Fonte: Roadburn.com

giovedì 12 aprile 2012

Chiusi per Roadburn!



CI SI RIVEDE LA PROSSIMA SETTIMANA!!!
ANCHE NOI CI CIMENTEREMO IN UN REPORT DEI TRE GIORNI, E' IMMANCABILE...COME LA SCHIUMA SULLA BIRRA!

Che il Doom sia (anche) con voi!

Le Doommabbestie

mercoledì 11 aprile 2012

UFOMAMMUT - Oro: Opus Primum tutto il disco in streaming + 2 nuovi video

A pochi giorni dalla sua uscita Europea, eccola apparire in streaming sul sito del Roadburn. Si tratta di Oro: Opus Primum, la prima opera, appunto, dei due capitoli che compongono il lavoro 2012 degli Ufomammut, seguito del lavoro del 2010, Eve.

Oro esplora il concetto della conoscenza ed il suo potere, la corrente magica controllata dalla mente umana per ottnere il controllo di ogni singola particella del mondo che ci circonda. Oro è il processo alchemico per trasformare le paure umane in essenza pura; in oro.
La dimostrazione, quindi, della maturazione del trio piemontese.

venerdì 6 aprile 2012

UFOMAMMUT: Aureum

UFOMAMMUT 
Ecco la seconda traccia con video dell'attesissimo nuovo album degli Ufomammut che vedrà la luce questo mese. 
"Aureum" continua la storia di Oro e riesce a far venire la bava alla bocca a tutti quelli che attendono con ansia quest'uscita.......restate sintonizzati sul canale del "pachiderma spaziale" per nuovi aggiornamenti.
Buon ascolto e buona visione!
 


 

giovedì 5 aprile 2012

SOUTHELL: Alcohol Fueled, Weed Inspired


SOUTHERN METAL, STONER
Dal profondo Sud, in basso come l’Inferno, appunto, ecco arrivare i marchigiani Southell, con il loro disco Alcohol Fueled, Weed Inspired, che, oltre al punto di partenza di un nome così geniale, ci offre 6 pezzi azzeccatissimi, ognuno dei quali gioca e rimbalza tra le due differenti fonti di ispirazione, come emerge dal titolo.
Si parte decisamente con la weed inspiration, grazie a Weedlust, pezzo che esordisce testualmente: “Ahahahah…I’m stoned!”. Si capisce quindi immediatamente da quale delle due parti ci troviamo qui. Inaspettata e piacevolmente sorprendente la variazione sulla voce, che, per tutto il pezzo si presente calda e avvolgente e che, negli ultimi minuti, diventa più aggressiva in stile death, donando al pezzo una svolta proprio in chiusura.
Passiamo all’essere “benzinati” con i due pezzi seguenti,

mercoledì 4 aprile 2012

Stoned Hand Of Doom 2012, Roma

Siamo finalmente al capitolo 7 del Festival più storicamente Doom d'Italia. Capitolo che avrebbe dovuto avere luogo lo scorso anno, ma che recupera finalmente il 19 maggio 2012 presso l'Init Club di Roma.
A differenza degli scorsi anni, questa edizione prevede una sola giornata, che inizierà alle 16.30 (con apertura alle 16) per una lineup di 9 gruppi che ha il merito di essere composta da sole band italiane, ad eccezione degli headliner, ovvero gli Orange Goblin. Con loro suoneranno sabato:

DOOMRAISER
L’IMPERO DELLE OMBRE
EL-THULE
GANDHI’S GUNN
FUNERAL MARMOORI
BLACK CAPRICORN
CARONTE
THE WISDOOM

I Doomraiser sono stati visti da Doommabbestia insieme agli Electric Wizard, mentre sugli Wisdoom (siete fortunati) Dommabbestia ha appena pubblicato una recensione.

Seppur ristretto il programma si presenta allettante!

martedì 3 aprile 2012

MIKE SCHEIDT: lavoro solista in anteprima al Roadburn 2012

Come avevamo avuto modo di anticipare, il 12 giugno la Thrill Jockey Records pubblicherà il primo lavoro da solista di Mike Scheidt, intitolato Stay Awake. Lo stesso sarà presentato live in anteprima europea assoluta proprio al Roadburn Festival - dove sono già previste ben due esibizioni di Scheidt con i suoi celeberrimi Yob. Un en-plein per il nostro, dunque, che salirà sul palco venerdì, sabato e domenica.
Cosa aspettarci? Sicuramente l'altra faccia di Mike, non proprio l'antitesi degli Yob, ma di sicuro la sua parte più profonda, il suo aspetto più meditativo, veicolati entrambi da una musica che, pare, tragga spunto da sonorità country e rock, più precisamente da asrtisti come Townes Van Zandt, Guy Clark, Merle Travis, e guru dei '70s come Crosby, Stills, Nash and Young.

lunedì 2 aprile 2012

THE WISDOOM: The Wisdoom EP

STONER - DOOM - PSYCHEDELIC
Roma dimostra di essere davvero una fonte insesauribile di band di ottimo valore. The Wisdoom , questo è il nome, gruppo che in breve tempo è riuscito a ritagliarsi un ruolo davvero importante nella scena stoner/doom. 
Il progetto nasce nel settembre del 2010  dall'unione di quattro menti provenienti da background musicali differenti; nel Giungo del 2011 esce il loro primo Ep "The Wisdoom" totalmente autoprodotto, registrato presso lo Snakes Studio di Roma e distribuito in tutto il mondo dall'etichetta italiana Phonosphera Records e dall'etichetta svedese Ozium Records.
Alessandro Camisso (batteria), Fabrizio Fraja (basso), Dario Iocca (chitarra) e Francesco Pucci (chitarra e voce) sfornano un Ep davvero di ottima fattura, suoni ricercati e potenti, dose giusta di psichedelia per rendere il lavoro davvero completo, tre tracce per quasi quaranta minuti di musica.
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